Napoli è l’unica città al mondo ad avere vari castelli nel suo perimetro cittadino. Un sistema difensivo ben studiato con ben 7 castelli sistemati in maniera strategica a difesa dell’importante Golfo di Napoli: Castel Capuano, Castel dell’Ovo, Castel Nuovo (Maschio Angioino), Castel Sant’Elmo, Castello del Carmine (demolito nel 1906), Castello di Nisida e il Forte di Vigliena. I primi quattro sono quelli più rappresentativi, quelli più ricchi di storia e meglio “conservati”!
Castel dell’Ovo – il più antico castello di Napoli si trova sull’isolotto di Megaride (primo insediamento di Napoli). Tutt’oggi, grazie alla sua posizione e alla sua architettura è uno dei simboli inconfondibili della città di Napoli. Il castello è una piccola cittadella fortificata costruita sulla villa di Lucullo (patrizio romanano del Imo secolo a.C) poi ampliata dai Normanni e dagli Angioini. Attraversando il portale d’ingresso avrete la sensazione di trovarvi in un’altra dimensione, in un tempo imprevisto che va dal Medioevo al Rinascimento, dal vicereame spagnolo al tempo dei Borbone.
Il suo nome è legato ad una delle più fantasiose leggende napoletane, un’antica leggenda racconta che il poeta latino Virgilio (era considerato anche un mago) nascose nelle segrete dell’edificio un uovo che mantenesse in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.
Ai piedi del Castello troviamo il Borgo Marinari con il porticciolo turistico e alcuni ristoranti famosissimi, fra cui “Zi’ Teresa” e “La Bersagliera”. Sul borgo si affacciano anche alcuni circoli che contribuiscono attivamente a tenere Napoli ai primi posti delle discipline marinare (nuoto, canottaggio, pallanuoto, vela ecc.). Un breve ponte congiunge l’isolotto a via Partenope.
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Castel Capuano, il meno noto dei castelli partenopei, è di origine normanna e fu eretto sull’area in cui, nella Napoli romana, sorgeva il Gymnasium. Fondato nel dodicesimo secolo da Guglielmo I, ampliato da Federico II e restaurato da Carlo d’Angiò è situato allo sbocco dell’attuale via dei Tribunali e prende il nome dalla vicina Porta Capuana, uno degli antichi accessi alla città. Da secoli è sede dei Tribunali. Ripetutamente ristrutturato nel tempo, il castello fu destinato ad accogliere tutte le corti di giustizia sparse per la città e i suoi sotterranei diventarono carceri, con tanto di camere di tortura. L’ambiente più importante e interessante è sicuramente la Cappella Sommaria, con pareti decorate a stucchi e affrescate da Pietro Ruviale nel Cinquecento rappresentanti Scene Evangeliche e il Giudizio Universale.
Castel Nuovo (Maschio Angioino) – al lato dei giardini del Palazzo Reale, sovrasta la vasta Piazza Municipio, e il molo Beverello (partenze per le isole), è il primo monumento in cui ci si imbatte arrivando a Napoli dal mare. Correva l’anno 1279 quando Carlo I d’Angiò volle edificare una reggia che si differenziasse dalle altre due fortificazioni esistenti (Castel dell’Ovo e Castel Capuano).
Il castello è di pianta trapezoidale, difeso da cinque grandi torri cilindriche, fra la torre san Giorgio e la torre dell’Oro si trova lo splendido Arco di Trionfo eretto per volere di Alfonso d’Aragona per celebrare la sua conquista del Regno di Napoli nel 1443, e all’angolo della torre “di Beverello” la Sala dei Baroni (sala principale del castello).
Castel Sant’Elmo – il più alto dei castelli di Napoli, domina la città partenopea dall’alto della collina del Vomero dove vi era una chiesa dedicata a Sant’Erasmo.
Il castello rappresenta uno dei più significativi esempi di architettura militare cinquecentesca, costruito in tufo e nel tufo, ha una pianta a stella e permette di vedere dai possenti bastioni i vari angoli della città.
Fu fatto costruire nel quattordicesimo secolo per volontà di Roberto d’Angiò. Oggi è un museo permanente è sede di varie fiere e manifestazioni.
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